Nuova Mensa – Storia e dettagli tecnici

La Nuova Mensa – Polo Caritativo

COMMITTENTE: Parrocchia Sacro Cuore di Gesù

UBICAZIONE DELL’OPERA E/O DELL’INTERVENTO: Via Brugnone, 5 – Torino (TO)

NUOVA COSTRUZIONE: le tipologie di intervento rientrano nella nuova costruzione. in quanto trattasi di ristrutturazione con ampliamento del fabbricato per la realizzazione di una soprelevazione.

DESCRIZIONE DELL’INTERVENTO

Il progetto di riqualificazione prevede la generale revisione del layout planimetrico del piano terreno (primo f.t., esistente), una parziale soprelevazione e la riorganizzazione dell’area esterna della proprietà. Le opere in progetto sono state suddivise in lotti.

Il lotto 1 riguarda tutte le opere di demolizioni al piano terra, i consolidamenti strutturali sull’esistente, le nuove strutture in carpenteria metallica e i collegamenti verticali per la nuova sopraelevazione (vano scala e ascensore). Sono state inserite nel primo lotto anche le lavorazioni riguardanti la realizzazione del vespaio aerato e le predisposizioni impiantistiche propedeutiche all’allaccio fognario.

In una seconda fase verranno realizzate tutte le opere edili ed impiantistiche necessarie al completamento dell’opera e alla realizzazione di un fabbricato perfettamente funzionante. Si valuterà la realizzazione di un ulteriore lotto per la sistemazione delle aree esterne.

Struttura esistente

La struttura esistente presenta le stratificazioni che si sono susseguite negli anni, tecniche costruttive e materiali appartenenti a periodi di costruzione differenti tra loro, in seguito ai vari rimaneggiamenti dell’edificio. L’edificio infatti è stato ricostruito dopo i bombardamenti della seconda guerra mondiale e ricostruito dal genio civile tra il 1952 e il 1964. Il risultato è una struttura mista con fondazioni in calcestruzzo impoverito e pietrame, strutture di elevazione in laterizio e cemento armato e travi in calcestruzzo armato incoerente e di scarsa qualità.

I saggi, le indagini e gli accertamenti condotti sulla struttura esistente hanno determinato le strategie progettuali di intervento volte ad applicare tecniche compatibili con i caratteri tipologici e frammentati dell’edificio. Si è previsto pertanto:

  • un consolidamento degli elementi strutturali da mantenere;
  • l’aggiunta di nuovi elementi portanti, a completamento del nuovo impianto strutturale dell’edificio;
  • la demolizione di elementi risultanti superflui.

Consolidamenti strutturali

I consolidamenti strutturali hanno interessato in primo luogo gli elementi in calcestruzzo armato. Questi sono stati rinforzati mediante tecnologie all’avanguardia, poco invasive, che garantissero il mantenimento degli elementi stessi senza alterarne le caratteristiche.

La travi in calcestruzzo armato sono state rinforzate mediante un sistema di lamine in fibra di carbonio ad alta resistenza per il rinforzo e l’adeguamento antisismico della struttura.

I pilastri in calcestruzzo armato, invece, sono stati consolidati mediante un intervento di ringrosso della sezione tramite l’inserimento di una rete in fibra di vetro e malta strutturale sull’intera superficie.

Opere in carpenteria metallica

Le opere in carpenteria metallica sono state realizzate in quanto necessarie per due differenti motivi:

  • inserire nuovi elementi in grado di dialogare con la struttura esistente e con quella in progetto e della sopraelevazione;
  • migliorare la staticità dell’intero fabbricato, consentendo di demolire alcuni elementi risultanti superflui

Sono stati pertanto realizzati dei plinti in calcestruzzo armato su cui sono state annegate le piastre di base per i nuovi pilastri metallici. Successivamente sono state realizzate delle travi binate che, interagendo con la struttura esistente, creano dei nuovi portali di sostengno per l’intero fabbricato e per la futura sopraelevazione.
Tramite questa strategia di intervento è stato possibile realizzare un insieme sistematico di opere che, oltre a migliorare la staticità dell’edificio nel suo complesso, ha permesso l’eliminazione di alcuni elementi strutturali superflui.

Opere di demolizione

La demolizione degli elementi strutturali superflui ha riguardato le due file di pilastri in muratura che, in seguito alle opere precedentemente descritte, avevano di fatto perso il loro ruolo portante.
Sono stati pertanto demoliti dieci pilastri in laterizio che in realtà hanno generato un miglioramento della fruibilità degli ambienti interni. Nello specifico, lo spazio dedicato all’area di somministrazione della futura mensa risulta ad oggi godere di grande fruibilità e versatilità, caratteristiche imprescindibili per la destinazione d’uso dell’opera in progetto.

Opere di scavo

Le opere di scavo sono state realizzate una volta terminate le opere precedentemente descritte. Con gli scavi in progetto si è arrivati ad uno sbancamento all’interno del fabbricato necessario per consentire la realizzazione delle successive opere: consolidamento delle fondazioni mediante la realizzazione di cordoli in calcestruzzo armato, realizzazione del vespaio aerato (comprensivo di magrone, casseri in PVC e getto collaborante in calcestruzzo con rete elettrosaldata) e predisposizioni impiantistiche propedeutiche al nuovo allaccio fognario.

Sono state raggiunte inoltre due differenti quote di scavo, in modo d garantire la totale accessibilità sul fronte strada, lato via Brugnone, e mantenere invece una porzione di fabbricato leggermente più alta, riportandola alla quota esistente. Contestualmente allo scavo di sbancamento, è stato realizzato uno scavo per la realizzazione della fossa ascensore.

Opere successive

Le opere successive riguardano la realizzazione dei cordoli di collegamento delle fondazioni, la realizzazione del vespaio aerato e delle predisposizioni impiantistiche e la realizzazione del nuovo connettivo verticale.
Successivamente si potrà procedere con la struttura in carpenteria metallica della sopraelevazione per considerare chiuse il primo lotto di lavorazioni.

To be continued…

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